Per sperimentare ”sul campo” le lezioni di Biologia, gli studenti della I Liceo Linguistico e I Liceo Scientifico, si sono recati presso il Cus-Mi-Bio, un centro dell’Università degli Studi di Milano e dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia per la formazione ed educazione permanente sulle Bioscienze e sulle loro applicazioni biotecnologiche, per vivere una breve esperienza da veri ricercatori, vestiti con camice bianco, dotati di badge di riconoscimento e potendo utilizzare la strumentazione tipica di un laboratorio di Biologia.
Scopo della ricerca, preparare soluzioni di DNA da analizzare e confrontare con la tecnica dell’elettroforesi allo scopo di trovare il colpevole di un omicidio simulato.
“On Tuesday the 3rd of February the classes ILLA (prima liceo linguistico) and ILSA (prima liceo scientifico) accompanied by our science and math teachers went to the Cus Mi Bio to work on a project in the BioLab called: “Who is guilty?”.
It was like solving a crime, working with DNA profiling that we had previously studied in class.
We were each given lab gear to wear and divided into four groups; the scientists explained the program of the day and gave us an overall lesson about DNA.
We were given samples of DNA which were taken from the crime scene that had been amplified with PCR in specific polymorphic regions of the genome. We had to invent a crime scene choosing the victim and the suspects, assigning each one a DNA sample. Each group had to perform the experiment of electrophoresis of DNA .It’s a technique used for separating DNA fragments that are placed on a special gel and subjected to an electric field.DNA is negatively-charged, it moves towards the positive electrode. We then went in to a black room to observe and compare the different genetic profiles and to figure out who the killer was.
I found this a great experience, it felt like working in a actual crime lab where you have to discover the killer. The trip was educational as well as fun and entertaining”.
“L’attività al Cus-Mi-Bio, Centro Università di Milano, ha offerto a noi ragazzi la possibilità di effettuare un’esperienza diretta in un moderno laboratorio di ricerca. Divisi in piccoli gruppi, guidati con attenzione da esperti, sfruttando la struttura del DNA e tecniche di laboratorio utilizzate nelle analisi genetiche, abbiamo immaginato di essere sulla scena di un crimine la cui risoluzione era legata al confronto tra le tracce del DNA lasciate dal colpevole sul luogo del crimine, con quelle dei sospettati.
Questa esperienza, a mio parere, molto interessante, può far nascere in noi ragazzi la passione per la ricerca scientifica, e offre ai giovani l’occasione di sperimentare le proprie conoscenze scolastiche nel campo della Genetica e della Biologia.”